Psicosintesi di gruppo

Psicosintesi di gruppo

Da una intuizione iniziale, attraverso ricerche e sperimentazioni, Assagioli sviluppa una concezione tridimensionale della psiche.

Il fenomeno bio-psico-spirituale dell’uomo viene valorizzato in tutti i suoi aspetti e a tale concezione dà il nome di Psicosintesi.

L’esigenza di Assagioli è stata quella di coniugare, unire, armonizzare, comporre per dar vita a qualcosa di nuovo, di attuare una sintesi dei diversi approcci psicologici.

“Una delle maggiori cecità, delle illusioni più nocive e pericolose che ci impediscono di essere quali potremmo essere, di raggiungere l’alta mèta a cui siamo destinati, è di pretendere di essere, per così dire “tutti d’un pezzo”, di possedere cioè una personalità ben definita”.

Con queste parole Assagioli introduce il suo discorso – nel suo libro più divulgativo, “Psicosintesi, armonia della Vita” aggiungendo poco più in là che “L’unità della personalità è possibile.

Ma rendiamoci ben conto che essa non è un punto di partenza, non è un dono gratuito: è una conquista, è l’alto premio di una lunga opera: opera faticosa ma magnifica, varia, affascinante, feconda per noi e per gli altri, ancor prima di essere ultimata.

Sappiamo che le fonti storico-culturali e i rimandi teoretici della psicosintesi sono molteplici: la medicina psicosomatica (interazione mente-corpo), la psicologia del profondo (quella junghiana in particolare), la psicologia esistenziale e l’antropoanalisi, la psicologia umanistica (della quale Assagioli è stato un precursore), la psicologia della religione (soprattutto lo studio degli stati mistici e delle esperienze dirette), la psicologia e la filosofia orientali, la psicologia transpersonale (anche qui la psicosintesi si pone come avanguardia), l’indagine del supercosciente, il “Nuovo Pensiero” americano, la Scienza e l’Arte superiori.

La lista potrebbe continuare, tuttavia tali fonti alla base del pensiero assagioliano si possono compendiare nel riferimento alla filosofia e psicologia perenni, all’indagine clinica, personale e di altri ricercatori, all’autosperimentazione.

Il ricercatore spirituale che si avvicina alla psicosintesi trova in questa corrente psicologica il soddisfacimento di un bisogno: quello di vedere espresse e proposte, in un linguaggio scientifico, le Leggi, le “Verità” ed i metodi che erano sempre appartenuti soltanto all’ambito esoterico e mistico.

Il grande merito di Assagioli è, infatti, quello di aver cercato, e spesso trovato, una sintesi viva e creativa dei vari contenuti di correnti diverse, in taluni casi decodificando e traducendo nel linguaggio della psicologia concetti e teorie che si è soliti riservare al campo della religione e della filosofia.

Ha arricchito e completato, in questo modo, l’immagine dell’uomo, che viene delineandosi da un approccio olistico e pluridimensionale.

Conosci – Accetta – Trasforma sono le tre tappe che accompagnano il processo di crescita personale. La Disidentificazione e l’Autoidentificazione; il Modello ideale, sono strumenti che Assagioli ha definito rappresentativi dell’ intera Psicosintesi.