Dalla parte dei bambini

Dalla parte dei bambini

Una società che non si occupa dei suoi bambini ha rinunciato al futuro


E’ vero, il periodo che stiamo affrontando da un anno è triste e preoccupante.

Comprendo che non sia facile trovare giusti comportamenti ed interventi e, chiudere tutto è veloce e non comporta di dover trovare una soluzione differenziata.

L’Italia è lunga e variegata. I bambini non possono essere sempre dimenticati.

Non è possibile dedicare a loro una riflessione particolare? Inoltre, le diverse realtà presentano particolarità che varrebbe la pena considerare.

Come ci muoviamo là dove ci sono piccoli gruppi di bambini in ampi spazi?

Come possiamo non permettere ai bambini la frequentazione di un boschetto con pochissime presenze umane? Come è possibile continuare a pensare ai bambini come coloro che portano a spasso il virus?

Perché non riusciamo ad immaginare entrate ed uscite dalle scuole a scaglioni?

Perché non vogliamo dedicare del tempo per trovare soluzioni che rispettino i bambini?

Qual e la ratio per cui i nidi possono rimanere aperti mentre le scuole dell’infanzia no?

Quale sentimento guida i politici che non dedicano almeno una riflessione alle conseguenze sulle vite dei piccoli e degli adolescenti di tutto ciò? Io non sono una negazionista ma sono una amante dei bambini e dei preadolescenti.

Troppi ragazzi stanno avendo una seria scossa nel campo emotivo e relazionale.

Quale politica portiamo avanti se manchiamo di visione?

Per fortuna ci sono anche pedagogisti che si fanno sentire ma, a volte, mi viene in mente quella frase del vangelo, “ sono colui che grida nel deserto”! Per favore, vogliamo metterci insieme e fare realmente qualcosa di utile per i nostri bambini e per il futuro di questo Pianeta?

E parliamo anche di quei bambini che non possono fare la tanto esaltata DAD! Questo sistema aumenta in modo vertiginoso la crepa fra i nuclei sociali. Aumenta il disagio di chi già è a disagio e al limite della povertà in questo Paese! Chi è emarginato lo diventa sempre di più! No, questo non può essere un modo buono per occuparci di bambini , adolescenti e futuro.

A chi fa paura la cultura, un popolo scolarizzato? Perché vogliamo buttare una conquista, come quella della istruzione/formazione? Genitori, avete in mano un grande potere, è ora di usarlo. Facciamo sentire la nostra voce visto che quella dei piccoli passa attraverso la vostra.
Enrica Piccapietra

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