C’è qualcosa di magico quando scende la notte.
Il meglio deve arrivare
Il Natale è preceduto dal solstizio d’inverno, momento in cui nell’emisfero nord, nei giorni 22-23-24 dicembre il Sole sembra fermarsi in cielo (più si è vicini all’equatore più il fenomeno è evidente): è il Solstitium (Sole fermo).
In astronomia sono quei giorni in cui il sole si “ferma” per invertire il proprio moto nel senso della DECLINAZIONE; è cioè il punto dove il Sole raggiunge la massima distanza dal piano equatoriale
Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima.
Abbiamo la notte più lunga ed il giorno più corto dell’anno.
Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare ed il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, a giugno quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta.
Il solstizio d’inverno ai tempi significava che il Sole, giunto nella fase più debole come luce e calore, non sprofondava nelle tenebre dove sembrava precipitare, ma diventava con la sua vitalità “invincibile” (invictus) sulle stesse tenebre, il Sole “rinasceva”, aveva un nuovo “natale”. Appunto il “Natale del Sole Invincibile”.
Da sempre è stato associato all’avvento di un Salvatore, alla nascita di un figlio destinato a portare luce all’umanità.
Distogliamo un attimo l’attenzione dalle luci e portiamo l’attenzione alla notte illuminata dalle stelle.
E’ una stella che guida i Magi nel deserto e nel buio della notte, è la stella nella notte che avvisa i pastori che qualcosa di misterioso è successo
Il Mistero è spesso custodito nella notte e la luce si sviluppa dalla notte.
E’ la notte che più di ogni altro momento invita ad alzare gli occhi per cercare una stella, una costellazione o la luna…
la notte, si dice, porta consigli…
Allora immergiamoci nella notte e cerchiamo la nostra stella interiore che ci porta fuori dalle difficoltà di questo anno veramente impegnativo. Spero di vedervi alla meditazione in preparazione del Natale
