Forme Pensiero e Meditazione

Forme Pensiero e Meditazione

Che ne siamo consapevoli o meno, ciascuno di noi, in ogni momento, costruisce qualcosa col suo pensiero

Prima di cominciare a studiare l’argomento della meditazione, dovremmo renderci ben conto che i nostri desideri e i nostri pensieri riempiono di continuo il nostro spazio interno di forme-pensiero.

Una forma-pensiero è un prodotto della mente, caricato di solito dell’energia del desiderio;

viene detto “forma” perché si tratta di un condensato o nucleo di energia pensiero che ha una sua precisa sostanza e identità, anche se noi non siamo in grado di riconoscerla visibilmente nella dimensione, relativamente sottile, del piano mentale.

È un qualcosa che viene formulato dal nostro pensiero e dal nostro sentimento, e la sua forza, la sua qualità e la sua persistenza dipendono dal modo in cui noi lo creiamo e successivamente lo manteniamo attivato.

La prima responsabilità che abbiamo è quella di imparare a governare la nostra mente e a usarla in modo costruttivo, anziché contribuire alla sovra-produzione di pensieri confusi e negativi.

La maggior parte degli uomini ha solo un’idea molto vaga di che cosa sia realmente la meditazione, e così è bene  prendere in esame i vari modi in cui si effettua, come si svolge e quali sono i benefici che ne derivano.

Teniamo comunque sempre presente che essa è sia una tecnica di allenamento mentale, sia l’arte di diventare progressivamente sempre più consapevoli del nostro più alto e intimo retaggio spirituale.

Una volta compreso che il pensiero è un’energia, un potere invisibile ma reale, viene naturale riconoscere che la meditazione -che focalizza e dirige questa energia– è per eccellenza il mezzo più adatto per servire un’idea o un ideale.

Può essere cioè utilizzata per costruire e mantenere in vita un principio, una legge di vita o una qualità che sia utile e necessaria, e rappresentare così un compito del tutto pratico ed effettivo.

La meditazione non consiste soltanto nel calmare la mente.
La meditazione è un’azione interna – un’azione nei mondi interiori – e la meditazione di tipo creativo comprende vari modi di utilizzare concretamente l’energia interna, o soggettiva.

Nella vita di ogni giorno facciamo continuamente uso di vari tipi di azione interna.

Tutti i nostri pensieri, speranze, immaginazioni e aspettative, tutte le aspirazioni e i desideri, gli interrogativi e le fantasie rappresentano questo tipo d’azione, ma di solito esse vengono portate avanti senza un’intenzionalità consapevole e senza un effettivo senso di responsabilità.

La meditazione, viceversa, consiste in un uso consapevole e deliberato di questi aspetti dei nostri poteri interni, per servire un obiettivo specifico.

La meditazione Creativa ideata da Roberto Assagioli prevede tre tipi di meditazione:

1. meditazione RIFLESSIVA (pensieri seme) che porta all’educazione della mente; si cerca di tenere la mente su questo pensiero, si cercano associazioni legate a questo pensiero, educhiamo la mente a stare dove noi vogliamo che stia. Disciplina la mente e la rende uno strumento al nostro servizio.

2. meditazione RICETTIVA (sintonizzazione con il Sé) porta all’espansione della coscienza, ci mette in contatto con il Sé superiore, aiuta a sintonizzarci con l’Anima. Riceviamo energia, forza, informazioni dalla parte più elevata.

3. meditazione CREATIVA porta all’uso consapevole dell’energia della mediazione. Lavora sulla forma pensiero e l’uso consapevole dell’energia per costruire creativamente una nuova personalità rigenerata e purificata. L’energia segue il pensiero. Il pensiero ha il potere di creare.

Affinchè la meditazione possa essere efficace occorre un’adeguata preparazione. Si tratta di passare dalla vita ordinaria, volta verso l’esterno, nella quale l’interesse e l’attenzione sono accaparrati dalle nostre preoccupazioni, dai nostri progetti, dalle nostre attività, all’ “azione interna”.

Questa preparazione è triplice: fisica, emotiva, mentale:
1) Rilasciamento fisico, eliminando il più possibile ogni tensione muscolare e nervosa.
2) Acquietamento emotivo, cercando di metterci in uno stato di calma.
3) Raccoglimento mentale, cioè dirigere l’interesse e l’attenzione della mente verso l’interno.

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